Il
titolo apripista della grande abbuffata natalizia è l’ultima creazione di casa
Disney, ovvero Chicken Little,
un piccolo pennuto che porta i tipici occhialini da nerd e una maglia a
righe, con il pallino di salvare il mondo. Capita che il buon Chicken diffonda
il panico nel suo paese, Oakey Oats (equivalente a Quercie Ghiandose)
scambiando una ghianda cadutagli sulla testa per un pezzo di cielo. Venuto a
galla l’equivoco, la reputazione dell’allarmistico pulcino subisce un duro
colpo: quando il protagonista faticosamente è quasi riuscito a rimettere tutto
a posto, succede che un pezzo di cielo gli cade in testa sul serio. Si tratta
forse di una minaccia aliena? Chicken ed il suo gruppo di sfigatissimi amici
stavolta però cercheranno di salvare il mondo senza fare troppo rumore, ed il
nostro pulcino scoprirà che in simili imprese talvolta essere piccolo non è
necessariamente un danno. Il primo lungometraggio animato della Disney dopo la divisione dalla Pixar segna una
storica apertura verso le nuove tecnologie di animazione in computer graphic. Chicken
Little - Amici per le Penne resta comunque un classico cartoon
Disney all’insegna dei buoni sentimenti, con un chiaro messaggio etico in
sottofondo ed una storia piuttosto originale, che attinge all’atmosfera dei
film fantascientifici degli anni Cinquanta miscelandola con riuscite sequenze
comiche e momenti di musical. In Chicken Little compaiono
citazioni cinefile in serie – dal mitico Blob, da Signs e da La guerra dei mondi,
tra i vari titoli saccheggiati –, come ormai accade immancabilmente in ogni
nuovo cartoon. Non male, ma siamo decisamente distanti da capolavori
indiscussi come Alla
ricerca di Nemo o Gli Incredibili,
tanto per citare gli ultimi due titoli made in Pixar.
Da segnalare anche una strepitosa colonna sonora.
Chicken Little - Amici per le Penne (Chicken Little), regia di Mark Dindal; animazione; U.S.A.; 2005; C.; dur. 1h e 17’
Voto
7-
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