Dopo
le ludiche e cinefile meraviglie animate firmate Pixar, può ancora
esistere la magia del cartoon vecchio stile? Stando a questo Boog e Elliot a caccia di
amici forse sì, nonostante il retrogusto dolce e più gradevole
decisamente per il palato dei bambini, meno per quello degli spettatori adulti.
La trama è semplice, tradizionale e politicamente corretta: ne è protagonista
Boog, un orso grizzly addomesticato ed ormai assuefatto alle comodità della
moderna vita di provincia a Timberlane, sonnolenta cittadina in cui vive in
un’amena casetta insieme alla materna padroncina, la ranger Beth. A Boog non
manca proprio niente: cibi saporiti, TV, persino l’orsacchiotto della notte.
Sarà un macilento e logorroico cervo monocorno rispondente al nome di Elliot a
fargli ritrovare la gioia di vivere e (pur controvoglia) il valore della vita
selvaggia a contatto con la natura: pietosamente liberato dalle grinfie del più
truce cacciatore locale grazie all’intervento di Boot, in breve Elliot lo
coinvolge nelle sue assurde e rovinose scorribande per le strade di Timberlane,
al punto da costringere l’affranta Beth ad affrettare il ritorno di Boot tra le
ormai sconosciute braccia di madre natura, per
l’appunto alla vigilia dell’apertura della stagione di caccia. Ritrovate le
sconfortevoli asperità dell’ambiente selvaggio, Boot tenterà di ritrovare la
via di casa, solo per scoprire, dopo una sarabanda di incontri con la poco
accogliente fauna locale, d’aver trovato per la prima volta la sua vera casa
ormai giunto ad un passo da quella di un tempo. Boog e Elliot a caccia di amici è giocato principalmente sulle divertenti disavventure di un’improbabile
coppia di animali in viaggio in un ambiente ‘ostile’, nonostante si tratti del
loro habitat naturale. Un
film d’animazione diretto a buon ritmo e ricco di gags spesso riuscite,
compreso l’esilarante avviso sui titoli di coda a garanzia che “Non è
stato fatto male a nessun coniglio durante le riprese”. Da provare.
Boog e Elliot a caccia di amici - Open Season, regia di Roger Allers, Jill Culton & Anthony Stacchi; animazione; U.S.A.; 2006; C.; dur. 1h e 27’
Voto
6½
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