Una poltrona in prima fila per una serie di film in anteprima nazionale assoluta e proiettati sullo schermo più grande d'Italia. Dalle ore 21 del 26 febbraio è possibile al Teatro Verdi di Firenze, dove le anteprime presentate dal Gruppo Atelier riprendono con Lunedì mattina del regista georgiano Otar Ioseliani, vintore dell'Orso d'Argento al Festival di Berlino edizione 2002. Gli altri appuntamenti in programma saranno proposti a cadenza settimanale per i successivi cinque martedì fino al prossimo 2 aprile. L'abbonamento all'intera rassegna (del costo di 27 euro) dà diritto a scegliersi una poltrona fissa come a teatro ed è in vendita alla cassa del Verdi tutti i giorni (orario 10-13 e 16-19): se, come è successo negli ultimi cicli di anteprime, gli abbonamenti andranno esauriti, non sarà possibile acquistare biglietti per singole serate. Dopo il film di Ioseliani si continua con un'anteprima imperdibile: alludiamo all'ultimo Altman di Gosford Park (5 marzo; ore 21), un impeccabile ritratto d'epoca (più invito a cena con delitto) già premiato con il Golden Globe per la regia ed in corsa in sette categorie (tra cui miglior film e miglior regia) all'imminente notte degli Oscar. Poi sarà la volta di A torto o a ragione di Istvan Szabo (12 marzo, ore 21), un film interpretato da Harvey Keytel che è stato uno degli eventi speciali dell'ultimo Festival di Berlino. Il 19 marzo sarà presentato Acqua tiepida sotto un ponte rosso di Shoei Imamura, in corcorso al Festival di Cannes 2001, quindi il 26 marzo toccherà a 13 variazioni sul tema di Jill Sprecher (in gara allo scorso Festival di Venezia) ed infine, il 2 aprile, Enigma di Michael Apted, dalla selezione ufficiale del Festival di Taormina 2001. Ma torniamo alla prima pellicola in programma sullo schermo del Verdi: protagonista del film, una sorta di Pane e tulipani in versione transalpina, è l'operaio Vincent, un saldatore che si divide tra una fabbrica della periferia metropolitana e la routine di chiacchiere e noia di un villaggio a sessanta chilometri dalla città. Per sfuggire alla sua vita opprimente Vincent deciderà un giorno di prendere un treno per Venezia.
Voto
7½
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