Affascina e intriga il
blues ipnotico e di Cat Power, che
con l’azzeccato "You
are Free" si conferma una delle più schive e sensibili protagoniste
della scena newyorkese. In effetti "You
are Free" è un piccolo racconto ricco di sfumature, un viaggio
emozionale che comunica inquietudini e stati d’animo. Ma soprattutto intensità.
Prodotto da Adam Kasper (che ha curato Riot Act dei Pearl Jam e One by One dei Foo Fighters), il Cd vede la
partecipazione di Eddie Vedder e Dave Grohl, che in
alcuni brani contribuiscono al progetto arricchendolo di suggestioni vocali
davvero indovinate. Duetti eccellenti quindi, anche se l’intero Cd ha
nell'essenzialità, nella pulizia di scrittura, i suoi tratti
caratteristici.
Spoglie ballate ricche di fascino (in cui solo il
piano o la chitarra e qualche rumore di fondo accompagnano una voce intensa) si
alternano a brani più argomentati, in cui il ritmo diventa più serrato. La
trentunenne artista americana (che in
realtà si chiama Chan
Marshall) torna alla ribalta con un album meditato, che con maturità
espressiva ripropone, a cinque anni di distanza dal precedente "Moon
Pix", la verve rara e preziosa di un’autentica cantautrice dell’anima.
E il suo dark folk caratterizzato da coinvolgenti sonorità acustiche è davvero
seducente. Anche in concerto (l’abbiamo vista protagonista il 20 maggio 2003
a Fabbrica Europa)
Cat propone la sua musica in maniera essenziale e appassionata: bastano un
piano o una chitarra per esaltare la sua rauca vocalità e le sue canzoni
arrivano dirette al cuore. La lezione di Otis
Redding, Aretha Franklin, Bob Dylan è ancora palpabile in alcune sue
composizioni, ma lo stile, la sensibilità di Cat si esalta in paesaggi sonori
contemporanei e storie mosse da un’ispirata sensibilità bohémien. Il risultato
è una sorprendente variazione rock blues dello Sturm und Drang: un modo di
intendere la musica che sa di nuovo, di vero e, allo stesso tempo, riporta alla
mente il migliore Nick Drake, la più
ispirata Joni Mitchell.
Voto
7
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