Tulpan - La ragazza che non c'era
Regia di Sergei Dvortsevoy
Cast: Ondas Besikbasov, Samal Esljamova, Askhat Kuchencherekov, Tulepbergen Baisakalov, Bereke Turganbayev; commedia; Germania; 2006; C.
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Dopo aver terminato di
prestare servizio in marina, il giovane Asa torna nella desolata steppa del Kazakistan in cui vivono la
sorella Samal, il cognato Ondas ed i loro tre figli. La famiglia di Asa è
dedita alla pastorizia e vive un’esistenza seminomade all’interno di una tenda
non particolarmente confortevole. Nonostante le difficoltà ambientali che
l’attendono, il giovane protagonista è intenzionato a scegliere una vita da
pastore, ma prima c’è un grosso problema da risolvere: per avere il suo gregge
di pecore, deve prima sposarsi e l’unica ragazza disponibile nel raggio di
centinaia di chilometri è Tulpan, la figlia di un’altra coppia di pastori.
Purtroppo il povero Asa non incontra il favore di Tulpan, che pensa che il
giovane abbia orecchie davvero troppo grandi e preferisce di gran lunga recarsi
in città a studiare. Anche Asa peraltro – sconfortato dall’avversione che il
cognato pare mostrare verso di lui, dalla durezza della vita del pastore e
dalla polvere della steppa – è fortemente tentato dall’idea di trasferirsi in
città a cercare fortuna insieme all’amico Boni, che guida un trattore che
trasporta approvvigionamenti attraverso le steppe kazake ascoltando di continuo
solo e soltanto Rivers
of Babylon dei Boney M a volume
impossibile. Nonostante le difficoltà, Asa allo stesso tempo non è intenzionato
a rinunciare al suo gregge e ad arrendersi facilmente, anche in considerazione
del fatto che pure il principe Carlo d’Inghilterra non è messo male a
padiglioni auricolari. Tulpan è l’opera prima di Sergey Dvortsevoy,
autore kazako finora apprezzato come documentarista in vari festival
internazionali: il motore narrativo del film è una ragazza che non si vede mai,
mentre in primo piano resta sempre l’insostenibile desolazione della steppa,
con la polvere sollevata da un vento forte e costante che soffia in sottofondo.
E poi c’è un gregge di pecore a ‘popolare’ ad intermittenza tale desolato
panorama, e i nomadi della steppa dediti all’antica attività dell’allevamento,
con tutto il suo carico di gestualità, abitudini e leggende dimenticate – nelle
quali comunque s’infiltra l’ombra della modernità quando il ‘notiziario’
radiofonico che il figlio racconta al padre spezza la litania canora dell’altra
figlia –. Nell’indistinto orizzonte giovanile s’intravede anche il sogno della
fuga in città come aspirazione ad un futuro migliore (o semplice illusione).
Una pellicola dal ritmo lento che riesce a rendere la silenziosa magia della
steppa, facendoci ascoltare il soffio del vento e facendoci respirare la
polvere. A Cannes 2008 Tulpan
ha vinto nella sezione “Un certain regard”. Da provare.
Tulpan - La ragazza che non c’era (Tulpan), regia di Sergei Dvortsevoy, con Ondas Besikbasov, Samal Esljamova, Askhat Kuchencherekov, Tulepbergen Baisakalov, Bereke Turganbayev, Nurzhigit Zhapabayev, Mahabbat Turganbayeva; commedia; Germania; 2006; C.; dur. 1h e 40’
Voto
7
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