Paolo e Margherita convivono già e hanno deciso di sposarsi: si risvegliano felici di primo mattino fiduciosi che la settimana che porta alle loro nozze filerà via senza intoppi verso il coronamento di un sogno d'amore, ma quello che il destino ha in serbo per i due è radicalmente diverso... Sarà soprattutto Paolo il più bersagliato dalla sfiga: una collega innamorata vuol mandargli a monte il matrimonio a tutti costi, il suo miglior amico è il più inaffidabile testimone che mente umana possa concepire, la famiglia della promessa sposa è davvero troppo eccentrica e perfino un po' snob. Il povero Paolo in particolare è stressato dall'ansia da prestazione con i suoceri, che non lo apprezzano proprio e non si peritano di darlo a vedere in modo anche piuttosto evidente: purtroppo i suoi tentativi di impressionarli positivamente finiscono puntualmente in altrettante figuracce quando non in veri e propri disastri a danno della nonna e soprattutto dell'amatissimo cagnolino domestico, Ettore. Alla fine della settimana Paolo dovrà darsi da fare non poco per indurre Margherita a dirgli di sì, nonostante tutto, senza buttare all’aria il matrimonio. La peggior settimana della mia vita è una commedia atipica per il cinema italiano, più ispirata a modelli televisivi e anglosassoni, anche se il riferimento dichiarato è ovviamente Ti presento i miei. Tutto il cast si comporta egregiamente, soprattutto grazie all'interazione tra un naturalissimo Fabio De Luigi e un sempre più perplesso Antonio Catania. Le situazioni comiche spesso risultano divertenti – un paio di sequenze addirittura esilaranti – in ossequioso rispetto della Legge di Murphy: se qualcosa può andar male, lo farà. Da provare.

Voto 6/7