Una commedia sentimentale natalizia per dieci storie d’amore londinesi interpretate da un cast delle maggiori stelle britanniche: un esordio dietro la macchina da presa confezionato su misura per Richard Curtis, sceneggiatore dei principali successi inglesi degli ultimi anni da Quattro matrimoni e un funerale fino a Il diario di Bridget Jones, passando per Notting Hill. Diciamo subito che armonizzare in un plot di senso compiuto interpreti del calibro di Hugh Grant, Liam Neeson, Colin Firth, Laura Linney, Emma Thompson e Alan Rickman sarebbe stato davvero un miracolo di Natale che, purtroppo, la struttura oltremodo slegata di Love Actually non ha minimamente agevolato, per quanto sia d’obbligo segnalare la perizia certosina che Curtis ha impiegato per saltare senza colpo ferire da una storia all’altra. Le varie vicende si susseguono all’insegna della frammentarietà più spinta, pur essendo collegate da una miriade di esili fili narrativi: c’è un fresco premier britannico che cerca di resistere alla crescente attrazione per la sua assistente, mentre sua sorella Karen ha un bel da fare per tener d’occhio il marito Harry, direttore di un’agenzia pubblicitaria e sempre più oppresso dalle attenzioni extraprofessionali della sua bella segretaria; per Harry lavora anche la timida Sarah, perdutamente innamorata del collega Karl ma frenata da complessi problemi familiari. E c’è lo scrittore Jamie, in escursione nel Sud della Francia per ricucire i danni di una crisi coniugale che dimenticherà con l’aiuto di un’intrigante Colf portoghese. C’è anche Daniel, preoccupato che il silenzio del figliastro Sam dipenda dalla fresca scomparsa della madre, quando il mutismo filiale dipende da una cotta precoce per una compagna di classe. Intanto Colin ha deciso di partire per l’America, dove è convinto di trovare sesso e amore. Figurano all’appello anche i turbamenti sentimentali di Mark, perdutamente innamorato della bella Juliet, purtroppo impalmata di recente da Peter, il suo migliore amico. A chiudere le tante sottotrame anche la scalata alle classifiche del mitico Billy Mack, rocker ex eroinomane in cerca di rilancio con una cover natalizia di Love is all around (il vecchio hit dei Wet Wet Wet dalla soundtrack di Quattro matrimoni e un funerale). Love Actually procede blandamente – centellinando con misura le poche battute davvero riuscite – in direzione del fatidico Natale, in cui molti nodi sono destinati a venire al pettine, in un modo o nell’altro. Da segnalare i gustosi cammeos di Rowan “Mr. Bean” Atkinson in versione commesso di gioielleria e di Billy Bob Thornton nei panni di un arrogante presidente a stelle a strisce. Si può tentare a patto di essere inguaribili romantici e di non soffrire di diabete: Love Actually è una commedia ad alto tasso di glucosio sentimentale…

Voto 6