Il grande dittatore
Regia di Charles Chaplin
Cast: Charles Chaplin, Paulette Goddard, Jack Oakie, Reginald Gardiner; comico; Usa; 1940; b/n
Un classico della satira antimilitarista
|
 |
Dopo
sessantadue anni dalla prima mondiale andata in scena a New York, Il grande dittatore di Charles Chaplin è
ritornato in sala nella riedizione integrale curata dalla Cineteca di Bologna.
Protagonista del classico chapliniano, il primo film in cui il geniale regista americano, già
autore di capolavori del muto come La febbre dell’oro e Tempi moderni,
decise di avvalersi del sonoro, è un piccolo barbiere ebreo reduce dal primo
conflitto mondiale, colpito da amnesia in seguito ad un incidente e ricoverato
in un ospedale psichiatrico: uscito anni dopo, lo smemorato protagonista (che
crede siano passate solo poche settimane dal suo ricovero) trova la sua
nazione, la Tomania, sotto il regime di Adenoid Hynkel, un cattivissimo
dittatore che ha promulgato severe leggi razziali contro gli Ebrei ed è
fortemente intenzionato a dichiarare guerra al mondo intero. Fuggito da un
campo di concentramento grazie alla sua straordinaria somiglianza con il grande
dittatore, il barbiere riuscirà a sostituirsi a quest’ultimo e pronunciare,
invece dell’atteso discorso per l’invasione dell’Ostria, un sentito appello alla
pace nel mondo ed una difesa appassionata dei valori della libertà e della
democrazia. Sia il barbiere che il dittatore, cesellato sulla figura di Adolf
Hitler, costituiscono le due facce opposte dell’onnipresente medaglia di Charlot. Da un
inizio con il dialogo ridotto al minimo, si giunge fino all’apoteosi finale
della parola, con una lunga perorazione-fiume imbevuta di sincera retorica che
cala il sipario sull’idea di guerra totale in modo, purtroppo, poco realistico.
Molte le sequenze divenute celebri: la performance di rasatura col
sottofondo della Danza ungherese n. 5 di Brahms, l’esilarante comizio
iniziale di Hynkel, il dittatore in delirio d’onnipotenza che gioca col
mappamondo, l’esilarante incontro tra Hynkel e Napoloni, dittatore di Battalia,
efficace caricatura di Benito Mussolini. La riedizione integrale restituisce al
film di Chaplin, approdato sugli schermi italiani soltanto nel 1946 e
sforbiciato dalla censura nel 1961, le sequenze relative alla signora Napoloni,
incluso lo spossante ballo con il grande dittatore. Come spesso è successo ai
capolavori nella storia degli Oscar, Il
grande dittatore ricevette quattro nominations senza vincere
nessuna statuetta, ma Chaplin fu compensato dal grande successo di pubblico
riscosso dal suo film. Una
farsesca denuncia della barbarie nazifascista che diverte e mette i brividi
allo stesso tempo, innescando sani germi di riflessione anti-bellica: un
classico di satira politica ancora oggi straordinariamente attuale.
Il grande dittatore - The Great Dictator, regia di Charles Chaplin, con Charles Chaplin, Paulette Goddard, Jack Oakie, Reginald Gardiner; comico; Usa; 1940; b/n; dur. 2h e 8'
Voto
8½
|
 |
|