La giovane fotografa pistoiese Francesca
Pagliai ha vinto il concorso internazionale di
fotografia dello spettacolo
“Occhi di
Scena” 2006.
Il concorso di San
Miniato, organizzato dal Centro per la
Fotografia dello
Spettacolo, del Teatrino dei Fondi, diretto da Massimo Agus e Cosimo Chiarelli,
è arrivato alla sua terza edizione. Due le
sezioni della manifestazione: A, un fotografo, uno
spettacolo e B, Progetto personale. La trentatreenne Francesca Pagliai, ha
vinto la sezione B con il lavoro “Il nuovo Politeama” con dieci scatti che
ritraggono la nuova struttura del Politeama
di Poggibonsi , inaugurata un anno fa. La
premiazione avverrà il 21 ottobre a San Miniato nel corso di una
intensa giornata di studi, dal titolo “Fotografia e teatro. Dalla teatralità alla
fotografia”, durante la quale
verranno esposte gli scatti premiati di Francesca in una
mostra personale all’interno della Torre degli Stipendiari,
l’ex Falegnameria, mostra che verrà ripresentata nei prossimi mesi anche al
Politeama di Poggibonsi. “Un bar, un foyer che
diviene spazio espositivo, il ridotto, la sala centrale. Questi scatti
sono un’interpretazione del tutto personale degli spazi
vissuti dal pubblico in questa prima stagione. L’idea era quella di
far diventare spettacolo tutto l’intorno prima di arrivare
al palco vero e proprio – spiega il suo progetto la fotografa - In effetti è
proprio così: le persone che si muovono negli spazi del teatro fanno essi
stessi parte di una piece con ruoli non predefiniti, interscambiabili: si
muovono scomposti e disordinati al bar, mossi e frammentari, riempiono il
foyer, le mani che gesticolano, marionette senza Mangiafuoco, socializzano,
conoscono e si conoscono. Vedono, molte volte, guardano,
si guardano intorno. Hanno mille occhi. Assumono, assurgono,
senza assuefarsi, divenendo esigenti, essenziali, senza sbavature, ammennicoli,
ricami, merletti e frizzi. A volte si ri-conoscono, si
ritrovano accomunati dagli stessi desideri, allettati dalle stesse
proposte. Si salutano con un cenno del capo, un sorriso ammiccante. Spazi e
persone, prima vuoti poi riempiti. Si contendono soltanto la visuale migliore.
Il corridoio che porta alla sala centrale, le poltrone di velluto
viola, il sipario spesso e denso. Tutto è spettacolo
prima dello spettacolo”.
Voto
7
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