Di origine spagnola, il casato
s’impone sul panorama europeo nel fatale 1492, allorquando Rodrigo Borgia sale
sul soglio pontificio col nome di Alessandro VI: carica ambita da tutte le
nobili famiglie, garanzia indiscussa per occupare il gradino più alto sul podio
sociale. E’ il secolo delle grandi conquiste geografiche: Cristoforo Colombo
“scopre” l’America; di grandi lutti: muore Lorenzo il Magnifico;
dell’Inquisizione
e della relativa cacciata degli Ebrei da
Granada, di elevato fermento scientifico e artistico. Il loro nome non
poteva perciò non legarsi ad episodi di portata storica fondamentale o a
committenze di palazzi, chiese e monumenti prestigiosi.
E’ a questa famiglia che il Palazzo Ruspoli dedica una grande
mostra, aperta fino al 23 febbraio 2003, con l’intento di far rivivere
l’atmosfera che allora aleggiava e di contestualizzare storicamente quei
personaggi che hanno caratterizzato in modo incisivo quegli anni: soprattutto
uno sforzo storico ha guidato l’allestimento della mostra, sforzo
che si è mosso però a trecentosessanta gradi, cercando di analizzare ogni
aspetto della quotidianità, storico-culturale-economico-religiosa, della
famiglia totalmente inserita e calata nell’epoca storica che ha vissuto e
guidato. Non a caso una delle fonti più importanti che riguarda i Borgia Palazzo Ruspoliè il
celeberrimo trattato di
Nicolò Machiavelli “Il Principe”, del 1513.
Curata da Learco Andalò, Eduardo Mira e Carla Alfano, è promossa da importanti enti, quali il Ministerio de Educacion Cultura y Deporte, il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, l’Ambasciata di Spagna,
l’Accademia di Spagna, la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano ed
il Consiglio d’Europa.
Per raggiungere un traguardo di così ampio respiro e portata
la mostra si
avvale di prestiti di notevoli opere da parte di numerosi musei italiani,
spagnoli, portoghesi, inglesi, belgi, austriaci e francesi, che hanno permesso
l’arrivo a nel Palazzo di opere di Botticelli,
Pinturicchio,
Antoniazzo Romano,
per citare alcuni autori.
Divisa in nove sezioni, prende avvio proprio
dall’inquadramento storico-geografico-politico della famiglia, per continuare
con l’attività di papa Alessandro VI,
la descrizione della vita di corte, e concludersi con le scenografiche sezioni
dedicate a Cesare Borgia
“il Valentino” e alla “seducente” Lucrezia Borgia.
L’allestimento, curato in ogni
minimo dettaglio, ha puntato essenzialmente sull’effetto scenografico:
moda che percorre le ultime mostre, forse discutibile, ma sicuramente di grande
risultato e di notevole capacità di mantenere alta l’attenzione. Sale rivestite
dalla sublimazione di Bosch o di Rubens ove, in appositi tagli, sono collocate
i quadri o le sculture o le teche che accolgono oggetti della quotidianità
(carte geografiche, progetti architettonici, terrecotte, veleni, gioielli,
manoscritti). I curatori e gli allestitori non sono riusciti però a non cadere,
soprattutto nelle ultime due sezioni, nella trappola tesa dal fascino che
suscita il mistero ed il mito. Mentre affatto discutibile è l’accurata
ricerca storica ed il ben nutrito apparato didascalico, che diviene
l’elemento irrinunciabile e insostituibile dell’intera esposizione, che in
fondo rende un grosso contributo didattico al visitatore.
BORGIA – L’arte del potere
Fondazione Memmo - Palazzo
Ruspoli
Via del Corso, 418 – Roma
(mappa)
Orari:
Domenica
– Lunedì – Martedì – Mercoledì: dalle 9.30 alle 20.30
Giovedì
– Venerdì – Sabato: dalle 9.30 alle 22.30
Biglietti:
Giorni
Feriali: Intero 8 € - Ridotto: 6 €
Sabato,
Domenica e Festivi: Biglietto Unico 8 €
On-Line: Tiket-One
Per
Informazioni e Prenotazioni:
telefono 06.68.74.704 - Fax 06.68.33.674
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